Una nuova misura antievasione cambierà il modo in cui gestisci i pagamenti elettronici nella tua attività

Se gestisci un’attività commerciale con POS e registratore telematico, questa notizia ti riguarda direttamente. Dal 1° gennaio 2026 entra in vigore una normativa che modificherà in modo significativo la gestione dei pagamenti elettronici e l’emissione dei corrispettivi.

Cosa cambia dal 1° gennaio 2026

L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento n. 424470 del 31 ottobre 2025, ha definito le modalità operative per l’attuazione di una delle misure più incisive della Legge di Bilancio 2025: l’obbligo di collegamento tra dispositivi POS e registratori di cassa telematici.

In pratica, ogni volta che un cliente pagherà con carta o smartphone nella tua attività, il POS e il registratore di cassa dovranno “dialogare” automaticamente. Non sarà più possibile accettare un pagamento elettronico senza che questo generi immediatamente lo scontrino telematico corrispondente.

Le scadenze che devi conoscere

La normativa prevede tempistiche diverse a seconda della situazione in cui ti trovi:

Hai già un POS attivo?

Se il tuo contratto con il gestore del POS è già in essere a gennaio 2026, avrai 45 giorni di tempo per effettuare il collegamento. Il countdown partirà dalla data in cui l’Agenzia delle Entrate renderà disponibile il servizio web dedicato nella tua area riservata (riceverai un avviso ufficiale).

Attiverai un POS dopo il 31 gennaio 2026?

In questo caso, dovrai effettuare il collegamento a partire dal sesto giorno del secondo mese successivo alla disponibilità del dispositivo, entro l’ultimo giorno lavorativo dello stesso mese.

Perché questa norma: l’obiettivo antievasione

Questa misura nasce da un problema concreto emerso dai controlli dell’Agenzia delle Entrate: la discrepanza tra i pagamenti elettronici registrati dai circuiti bancari e i corrispettivi effettivamente dichiarati dalle attività commerciali.

Il fenomeno è più diffuso di quanto si pensi: alcune attività incassavano tramite POS ma non emettevano lo scontrino telematico, creando un “buco nero” fiscale. L’Amministrazione finanziaria, incrociando i dati degli operatori finanziari con quelli delle fatture elettroniche e degli scontrini telematici, ha individuato numerose irregolarità.

Con il collegamento obbligatorio, questo tipo di evasione diventa tecnicamente impossibile: ogni transazione elettronica genererà automaticamente il documento fiscale e la trasmissione del corrispettivo all’Agenzia delle Entrate.

Le compliance fiscali: cosa succederà

Una buona notizia collaterale: con questa innovazione dovrebbero cessare le famigerate “lettere di compliance” sui presunti incassi POS non dichiarati. Queste comunicazioni, che dal 2022 hanno generato non pochi grattacapi agli esercenti, nascevano proprio dal confronto tra i dati dei circuiti di pagamento e quelli dichiarati.

Una volta a regime il nuovo sistema, i dati saranno automaticamente allineati, eliminando discrepanze e contestazioni.

Cosa devi fare concretamente

Non aspettare l’ultimo momento. Ecco gli step che ti consiglio di seguire:

1. Verifica la tua situazione tecnica
Contatta il tuo fornitore di servizi POS e il produttore del tuo registratore telematico. Chiedi se i dispositivi sono già predisposti per il collegamento o se necessitano di aggiornamenti.

2. Valuta eventuali costi
Alcuni fornitori potrebbero richiedere interventi tecnici o aggiornamenti software. È meglio saperlo per tempo e pianificare l’investimento.

3. Monitora le comunicazioni dell’Agenzia
Tieni d’occhio la tua area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate per sapere quando sarà disponibile il servizio di collegamento.

4. Pianifica la formazione
Il personale dovrà familiarizzare con le nuove procedure operative. Anche se il processo sarà automatizzato, è importante che tutti sappiano come funziona.

Il consiglio

Questa norma rappresenta un ulteriore passo verso la digitalizzazione e la trasparenza fiscale. Sebbene possa sembrare un adempimento in più, in realtà semplifica la gestione quotidiana: meno operazioni manuali, meno rischi di errori, maggiore certezza sulla correttezza dei dati trasmessi.

L’importante è non farsi trovare impreparati. La fase transitoria offre il tempo necessario per organizzarsi, ma è fondamentale muoversi con anticipo, soprattutto considerando che migliaia di attività dovranno effettuare l’adeguamento nello stesso periodo.

Hai dubbi sulla tua situazione?

Ogni attività ha caratteristiche diverse: numero di punti cassa, tipologia di registratori, contratti in essere con i gestori POS. Una valutazione personalizzata ti permetterà di affrontare questa transizione con serenità e senza sorprese.

Se vuoi verificare come questa normativa impatta sulla tua attività e pianificare per tempo gli adeguamenti necessari, contattaci per una consulenza dedicata.


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Categorie: fiscale

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