Il Dilemma del Manifatturiero: Produrre e Pianificare

L’imprenditore manifatturiero conosce il suo prodotto e la sua nicchia di mercato. Spesso, però, l’attività produttiva è guidata da una logica di reattività e urgenza:

  • Si compra in anticipo per paura che manchino le materie prime.
  • Si produce per “fare magazzino di sicurezza”, temendo di perdere l’ordine successivo.
  • La gestione delle scorte è funzionale alla velocità di consegna, non alla rotazione finanziaria.

Questo modello operativo, basato sull’esperienza ma non sulla programmazione, può creare due effetti perversi:

  1. Inefficienza operativa: Ritardi, scorte eccessive (e spesso obsolete) e costi di commessa non tracciati.
  2. Drenaggio finanziario: La liquidità viene immobilizzata nel Capitale Circolante Netto, mettendo in crisi l’equilibrio aziendale.

Oggi, questa prassi si scontra anche con la Legge.

L’Obbligo Istituzionale: Il Postulato della Continuità

L’implementazione degli Adeguati Assetti Organizzativi, Amministrativi e Contabili (Art. 2086 c.c.) non è un esercizio di burocrazia. È l’obbligo di dotare l’azienda di strumenti che ne verifichino la capacità di esistere nel futuro.

Secondo il postulato della Continuità Aziendale (OIC 11), l’amministratore deve accertare che l’azienda sia in grado di:

Continuare a costituire un complesso economico funzionante destinato alla produzione di reddito per almeno i successivi 12 mesi, senza la necessità o l’intenzione di liquidare o cessare l’attività.

La domanda chiave, pertanto, non è quanto ho in cassa oggi, ma: “Il mio modello di business e il mio assetto operativo sono in grado di generare risorse future sufficienti a sostenere gli impegni e l’attività stessa?”

Detto in parole semplici: La liquidità prodotta dal ciclo produttivo (acquisto e pago nei termini i fornitori, vendo e incasso nei termini dai clienti) garantisce il pagamento degli impegni (rate di finanziamenti, ecc.) per i prossimi 12 mesi?

Fase 1: Governare le Operazioni con il Metodo

Non si può misurare la continuità finanziaria se la produzione è caotica.

  1. Dalla Scorta al Fabbisogno: Occorre passare dalla logica del magazzino pieno alla pianificazione del fabbisogno (MRP). Si produce solo ciò che è necessario per gli ordini confermati e le previsioni a breve termine, liberando il capitale operativo altrimenti bloccato in materie prime e semilavorati.
  2. Controllo dei Costi di Commessa: Tracciare i costi diretti (materiali, manodopera) e allocare gli indiretti è fondamentale per verificare la marginalità. Solo così si è certi che ogni unità prodotta contribuisca positivamente al reddito.

Fase 2: Il Rendiconto Finanziario come Prospettiva di Continuità

Qui arriviamo alla gestione finanziaria, essenziale per rispondere all’obbligo di legge.

Se un’impresa può permettersi un Controllo di Gestione analitico, bene. Per la maggioranza delle PMI, però, l’approccio deve essere sintetico, predittivo e focalizzato sulla cassa.

Lo strumento di elezione per gli adeguati assetti è il Rendiconto Finanziario Previsionale, in particolare nella sua forma Indiretta.

Perché il metodo Indiretto è cruciale per la PMI? Evita la complessità di tracciare ogni singolo movimento di cassa (impossibile senza software ERP sofisticati) e si concentra sul legame tra risultato economico (utile) e risultato finanziario (cassa).

Il Rendiconto Indiretto parte dal margine operativo o dall’utile e spiega, attraverso l’analisi delle variazioni del Capitale Circolante Netto:

  • Quanto le inefficienze operative (scorte in eccesso, ritardi di incasso) stanno assorbendo la liquidità.
  • Se l’impresa sta generando cassa dall’attività caratteristica (e non solo dalle vendite di asset).

In questo contesto, il ritardo di consegna o la produzione per eccesso di scorta non sono più visti solo come problemi operativi, ma come segnali di allarme che minacciano la continuità aziendale stessa.

Conclusione

Gli Adeguati Assetti sono il ponte che lega la produzione di qualità alla sostenibilità finanziaria. Non sono un’opzione low cost, ma la struttura organizzativa che permette all’imprenditore di dormire sonni tranquilli, sapendo che:

  1. Il ciclo produttivo è efficiente.
  2. I margini sono certi (Costi di Commessa).
  3. La liquidità futura è programmata (Rendiconto Finanziario Previsionale).

Adottare il modello degli adeguati assetti organizzativi è, in ultima analisi, trasformare un obbligo di legge in una strategia di sopravvivenza e crescita.

Adesso è il momento di agire: la tua azienda ha già un Piano dei Flussi di Cassa a 12 mesi che verifica la Continuità Aziendale?


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A presto e buona pianificazione!

Luca

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Categorie: aziendale

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