Catena vs. Piccolo Indipendente: come controllare i costi senza morire di Food Cost

Nel mondo della ristorazione l’obiettivo è sempre lo stesso: servire al meglio il cliente e chiudere l’esercizio in utile. Tuttavia, gli strumenti per raggiungere questo obiettivo cambiano radicalmente in base alla dimensione dell’attività. La sfida non è “calcolare tutto”, ma calcolare solo ciò che è strategicamente necessario.


📏 1. La Gestione Economica: precisione analitica vs. Controllo di Massa

La principale differenza tra una catena e un piccolo ristorante indipendente sta nell’approccio al calcolo dei costi:

CaratteristicaCatena di Ristoranti (Es. Fast Food, Franchising)Piccolo Ristorante Indipendente (Es. Trattoria, Bar Artigianale)
Obiettivo del CostoMassimizzare l’efficienza e la standardizzazione, recuperando ogni centesimo di margine.Garantire qualità e servizio, mantenendo un margine di sicurezza aggregato.
Metodo di CalcoloAnalitico (Preventivo/Attivo): calcolo del costo di ogni ingrediente su ogni singola ricetta (Distinta Base). Richiede software, formazione e verifica degli scarti (Food Cost Reale).Aggregato/Passivo: la micro-analisi è troppo onerosa. Il focus è sul margine per reparto (Es. Cucina, Bar) e sul Costo Totale del Venduto (CtV).
Il “Costo” del ControlloÈ un investimento obbligatorio. La precisione analitica permette il recupero di milioni di euro di margine su grandi volumi.L’investimento in tempo e risorse per un’analisi granulare (piatto per piatto) rischia di essere più alto del beneficio per il piccolo locale.

💡 Il Focus sull’Indipendente: Costi Fissi e Variabili

Nella ristorazione italiana, il Costo del Venduto (Food + Beverage Cost) e il Costo del Personale si aggirano realisticamente attorno a un terzo dei ricavi ciascuno, lasciando un terzo per i costi fissi (affitto, utenze, ammortamenti, ecc.) e l’utile.

L’imprenditore deve concentrarsi su:

  1. Costo del Venduto Aggregato (Food Cost Passivo Mensile): Monitorare mensilmente la percentuale di spesa in materia prima rispetto ai ricavi. Se supera il benchmark stabilito (es. 33-35%), è un campanello d’allarme per sprechi, acquisti anomali o rincari.
  2. Costo del Personale/Produttività: Controllare l’incidenza del personale sugli incassi per turno/periodo. Un eccesso in questo costo è spesso la prima causa di erosione del margine.

💸 2. La Gestione Finanziaria: Semplificazione e Allerta Debiti

Il piccolo ristorante difficilmente ha problemi di Crediti verso Clienti (che generalmente pagano subito). Al contrario, il problema finanziario principale si verifica quando si riscontra una eccessiva dilazione dei pagamenti verso Fornitori o una presenza di Debiti scaduti verso Fisco/Enti Previdenziali, se non entrambe. In sostanza, il ristorante si sta finanziando coi debiti.

Per avere una visione sulla liquidità, senza ricorrere a un costoso e complesso piano finanziario, si può usare il Rendiconto Finanziario con il Metodo Indiretto Semplificato.

Questo strumento, che parte dall’Utile Netto (risultato contabile), serve a rispondere alla domanda: “Il mio utile contabile è diventato liquidità reale?”

L’Importanza della Rettifica sul Circolante (CCN)

Nel Metodo Indiretto, le rettifiche sul Capitale Circolante Netto (CCN) sono fondamentali:

  1. Rimanenze (Scorte): Se il tuo ristorante ha una cantina di valore o scorte significative, un loro aumento significa che hai immobilizzato cassa in magazzino. Questa somma viene sottratta dall’utile.
  2. Debiti verso Fornitori: Se i tuoi debiti verso i fornitori sono aumentati rispetto all’anno precedente, significa che hai trattenuto liquidità non pagandoli. Questo aumento viene aggiunto all’utile per calcolare il Flusso di Cassa Operativo, evidenziando il finanziamento ottenuto.
  3. Debiti Fisco/Contributi: Similmente, se sono aumentati i debiti verso il Fisco o gli Enti Previdenziali, la cassa è stata trattenuta in azienda e va rettificata in aggiunta.

Risultato: Il Rendiconto Indiretto espone chiaramente quanto flusso di cassa è stato generato dalla gestione caratteristica (il Food & Beverage) e quanto invece è stato “creato” grazie alla dilazione dei pagamenti (aumento dei debiti). È il primo e più rapido indicatore di squilibrio finanziario del piccolo ristoratore.


🎯 3. Attribuzione di responsabilità e Controlli

L’imprenditore deve definire regole chiare per trasformare l’obbligo degli “adeguati assetti” in efficienza:

  • Chi Controlla gli Acquisti: la persona responsabile degli ordini deve avere un target massimo di spesa in percentuale sui ricavi (Food Cost Passivo) e monitorare la giacenza.
  • Chi Pianifica i Turni: il responsabile di sala deve prevedere l’impiego del personale in base all’affluenza attesa e confrontare l’effettivo Costo del Personale con gli incassi.
  • Chi Proietta la Cassa: l’amministratore (o il consulente) deve monitorare mensilmente l’andamento del Flusso di Cassa Operativo (Metodo Indiretto) per intervenire subito, evitando che i debiti superino la capacità di rimborso futura.
Categorie: aziendale

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